Descrizione
Rumanza, nel dialetto gizzeroto significa fiaba, racconto per lo più inventato, narrati davanti al focolare. È una raccolta di momenti magici trascorsi negli anni terribili del dopoguerra; alcuni vissuti in prima persona, altri tramandati di bocca in bocca, per generazioni. Ricordare chi eravamo, per conoscere chi siamo; questo il messaggio alle nuove generazioni e a coloro che hanno vissuto quegli anni. Mancava il lavoro e molte famiglie vivevano di stenti; quando qualcosa si rompeva non si correva subito a comprare quella nuova, si tentava di ripararla. Pochi possedevano un paio di scarpe e quelli che potevano li commissionavano al calzolaio e per farli durare a lungo chiodavano la suola e il tacco. Spesso s’incontravano persone, lungo le vie, che camminavano scalze e con giacca e pantaloni rattoppati, ma mantenendo sempre una grande dignità. Quella povertà non intaccava la bellezza di Gizzeria, edificato sapientemente fra due montagne del catanzarese, ma ben nascosto alla vista dal mare per proteggerlo, in antichità, dai predoni che navigavano il Tirreno. Chi di noi non ha ricordi rimasti impressi nella mente e non si perde, di tanto in tanto, nella malinconia del passato? Frammenti della nostra vita, riflessi di emozioni vissute, esperienze che restano vividi nella mente e che ogni tanto affiorando all’improvviso; dolcemente, o con prepotenza.
Aldo Chirillo è un pittore calabrese. Nasce e vive a Gizzeria, in provincia di Catanzaro, dove gestisce un proprio studio-laboratorio in cui espone. La sua prima passione è stata la poesia; appassionato di fotografia, l’arte lo ha poi condotto alla pittura; dipinge da tantissimi anni e ha al suo attivo mostre, premi, e centinaia di opere.
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