Descrizione
Queste pagine non sono semplicemente la biografia di Antonio Lalli, sono per certi versi il racconto di un’epoca in cui ogni passaggio, dall’infanzia all’adolescenza, alla maturità, è stato accompagnato da profonde trasformazioni sociali e dalla ricerca continua di risposte che noi giovani, assetati di vita com’eravamo in quel momento storico, cercavamo nella politica, nell’appartenenza ad un ideale che fosse davvero comune e che consentisse ad ognuno di noi di sentirsi protagonista del proprio stare al mondo.
Era ieri, è vero, ma leggendo queste pagine sembra quasi un’era geologica fa. La pirotecnica vicenda umana di Antonio, le difficoltà familiari culminate con la fuga da un padre violento e paranoico, la malattia della mamma, l’inesauribile aneddotica, la continua ed estenuante ricerca della propria identità tra mille e un lavoro, la spasmodica ansia di definirsi con certezza e l’inquietudine di aver magari lasciato per strada grandi amori o piccole storie, hanno trovato nella passione politica e nella passione per il ballo, il riscatto alle asprezze che la vita spesso distribuisce a caso e di fronte a cui nessuno nasce preparato.
Il tango di Antonio, però, in cui non sono le figure a prevalere ma il movimento, la camminata, la Cumparsita che non necessariamente deve chiudere la serata, ci fa intravedere cosa c’è di più radicale del contestare una regola, che se è sbagliata e se senza, semplicemente, le cose migliorano.
Antonio Lalli nasce a Roma, scopre la passione politica a 24 anni. A lungo milita nel Partito Radicale partecipando a tutte le iniziative democratiche, nonviolente e di disobbedienza civile. Si innamora del tango ed è uno dei pionieri di questo ballo e uno dei fondatori di Faitango. Maestro e tdj dal 1994 a Roma, in Italia, a Cuba, in Russia, in Giappone e perfino a Buenos Aires.
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