Un dito di io, di Emilio Grimaldi, è il cammino della mia coscienza che si svela fino alla verità. Torna indietro con l’unico desiderio di guardare in avanti. Quando è iniziato avevo già scalpellato qualcosa con Il giovane Emilio e I papaveri viola, ma non avevo ancora raggiunto il cuore. Ora provo un senso di pace perché vedo il passato in modo diverso, non più costipato in gattabuia, ma luminoso e vivace, che mi indica ogni volta altre sfumature sulla verità che nel frattempo ho imparato ad abbracciare.
Emilio Grimaldi: Chierichetto, seminarista, studente lavoratore maledetto in quel di Roma e giornalista ridotto al silenzio in Calabria: la sua penna gli cuce addosso un vestito nuovo. Ora è padre.
Collana: IO
con prefazione di Angela Ales Bello e introduzione di Domenico Mauro
pubblicato a ottobre 2021 – pagine 157 – € 18,00
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Recensioni:
11 maggio 2023 – Marco – dalla Calabria
Mi ha fatto riflettere in maniera estrema sul mio essere e sulla mia esistenza. Grazie per tutte le riflessioni che mi hai concesso, anche se a mio parere sono un frutto avvelenato che tutti dovremmo ingoiare. Da bambino sono stato stuprato carnalmente da un cugino, avevo sei anni e la mia mente lo ha rimosso per diciassette anni, solo grazie a delle figure forti la mia anima ha sputato fuori questo grumo dalle mie ingestibili vene. Sono stato dipendente da tutto, sostanze, sentimenti, da tutto. Non voglio più che tutto ciò accada. Tu sei un poeta e credo in te perché ogni essere sensibile sente prima di capire. Un forte abbraccio.
2 agosto 2022 – Donatella – Soveria Simeri (CZ)
Wow Emilio, ho appena finito di leggere Un dito di io. Avrei dovuto leggerlo prima di Una Rosa per Teresina, ovviamente sono due filoni di pensiero diversi. Ad un certo punto, ho pensato questa è pura filosofia, un racconto antologico, non posso leggerlo allo stesso modo dell’altro libro. Mi sono armata di carta, penna e Google, e l’ho trattato come un libro di testo. Mi ha riportata indietro alle mie classi del college. Come vedi ho impiegato molto più tempo a leggerlo, e sicuramente lo rileggerò, per accertarmi di aver compreso tutti i concetti! Complimenti. E’ un saggio meraviglioso, profondo, onesto, vero, che ti fa riflettere ad accettare il passato, usandolo come strumento per cambiare la narrativa del presente.
4 maggio 2022 – Francesca – Catanzaro
“L’identità è il ritorno verso le proprie radici, la propria terra. Verso sé stessi. L’identità si ha quando finisce il tempo di ricevere e inizia il tempo del dare”. La tua Penna è una penna capace di accogliere, di condividere e di donare. E questo libro, caro Emilio, è proprio un dono. Pagine che mi hanno catturata e trasportata completamente. Come sempre … non deludi mai!
12 aprile 2022 – Giacomo – Stalettì
Ciao Emilio, ho finito di leggerti, è stato emozionante anche dovuto al fatto che ti conosco da quando eri bambino, e anche per l’amicizia che ha sempre legato le nostre mamme e tutti noi, poi io amo i filosofi, mi diletto molto a spigolare, ti abbraccio e ti auguro tanto bene, e qualche volta pi piacerebbe anche incontrarti e scambiare quattro chiacchiere, un caro saluto.
30 marzo 2022 – Alcide e Gilda – Catanzaro
Carissimo Emilio, ho voluto scriverti insieme a mia moglie, perché oggi è un giorno speciale per te: è il tuo compleanno. Abbiamo finito di leggere il tuo bellissimo libro “Un Dito di Io”. Stiamo avendo la fortuna di conoscerti, giorno dopo giorno, e restiamo sempre impressionati dal tuo “sapere”, ma soprattutto dalla tua grande sensibilità.
Non sappiamo quante persone avrebbero avuto il coraggio di scrivere questo libro come il tuo. Hai descritto un’infanzia e una giovinezza davvero particolari, non hai assaporato tutto ciò che vive un normale ragazzo: hai sofferto dentro e fuori. Ma contemporaneamente, bisogna riconoscerti, sei stato una persona forte e coraggiosa. Hai fatto tantissimi sacrifici, affrontando da solo tanti ostacoli che incontravi, facendo mille mestieri pur di non chiedere nulla a nessuno. Alla fine la tua tenacia è stata premiata. Hai ritrovato il tuo equilibrio sotto ogni profilo. Hai raggiunto un grado di cultura altissimo e una laurea in filosofia che non è di tutti. Ma la cosa più bella e importante è la tua bellissima famiglia, le figlie: la luce dei tuoi occhi. Quando ti incontravo sulla spiaggia a Cropani Marina (ci conoscevamo poco) con loro ti vedevo felice e sorridente. Il mio e quello di mia moglie è voluto essere solo piccolo segnale di grande affetto e amicizia, ma anche per dirti grazie per quanto stai facendo per noi. Un abbraccio, Alcide e Gilda.
23 marzo 2022 – Carmine – Genova
Ciao Emilio, ho letto il tuo ultimo libro Un dito di io. In realtà l’ho finito un po’ di tempo fa ma non ho avuto il tempo di scriverti prima, me ne scuso. Il libro mi è piaciuto. La sua lettura mi ha provocato un turbinio di emozioni: dolcezza, per i tuoi anni di infanzia, trascorsi tra scuola e l’impegno da chierichetto; rabbia, per i tuoi anni da adolescente violati da un “orco” che ti ha condizionato la vita. Non ti nascondo che alcuni passaggi sono stati un forte pugno nello stomaco. Spero che un giorno tu riesca a passare alla guida di quel camioncino, in modo da guardare sempre avanti. Un forte abbraccio.
2 marzo 2022 – Nicola – Belcastro (CZ)
Caro Emilio buongiorno. Ho finito di leggere il tuo libro ultimo. Ho impiegato tanto perché la campagna mi ha assorbito e una serena e proficua lettura ha bisogno di calma e riflessione. Non ti nascondo che ho riletto dei passi che mi lasciavano come un vuoto dentro. La tua silente sofferenza non può non pervadere anche le nostre intime vie che crediamo consolidate. Il tuo anelito di libertà, di verità, di identità non può non scuotere il lettore attento. Hai avuto abilità notevole a costruirti nel vivere quotidiano e in ambienti spesso non congeniali sovrastrutture idonee, prima con la fantasia, poi con la filosofia, che ti hanno validamente traghettato in una forma di vita accettabile, se non appagante al pensare le tue creature. In certi momenti ho sofferto con te dato il contesto che conoscevo bene. Voglio chiudere questa mia riflessione sulla tua opera, sulla tua vita con le tue parole : “… guardare verso il futuro… scrollarmi di dosso questa polvere che appesantisce un presente che merita altro….”. Non senza far tesoro delle parole in prefazione della filosofa Ales Bello: “… tutto ciò richiede coraggio, saldezza e determinazione, qualità che non mancano all’autore…. “. Auguri Emilio e complimenti.
1 marzo 2022 – Caterina – Acri (CS)
Caro Emilio, è stato piacevole e interessante leggere il tuo libro. Tu, come tutti noi, hai compiuto tanti cammini, ma con una consapevolezza che appartiene a pochi. Durante la lettura del libro ho condiviso tante riflessioni. La tua scrittura così vera che ti ho visto in tutti i momenti e in tutti i luoghi. La descrizione vera, reale di un’infanzia felice che è stata ferita, interrotta da un’esperienza orribile: eri solo un bambino, quello che ti è accaduto non è accettabile, non è superabile perché ha cambiato la tua vita per sempre: la ferita è ancora aperta. Ma cosa avresti potuto fare, a chi avresti potuto dirlo. Eri così piccolo e i bambini, si sa, non raccontano tutto.Penso che quello che ti è successo ti accompagnerà per tutta la vita. È il tuo destino, è capitato a te ma non doveva capitare a te e questo terribile ricordo velato da molte spiegazioni non ti abbandonerà mai. Mi dispiace molto per quello che ti è successo perché ti ha cambiato. Chissà cosa avresti fatto!Così hai scelto la libertà, unica scelta possibile, e piano piano sei diventato dall’uomo a metà diviso da un bene e da un male che si accavallano, l’uomo nel quale il bene sovrasta e prevale. Non potevi fare altro se non quello che hai fatto e continuerai a fare: è questo il valore della tua libertà intrisa di lealtà e coerenza: sempre dalla parte degli “ultimi”, della verità, dei valori e del bene. Oggi, tu sei la persona che hai scelto di diventare, conquistata con la libertà, verità e amore.Sono rimasta affascinata dal tuo sapere, dal saper mescolare filosofia, saggezza e verità anche se dietro tutto questo c’è sempre quel bambino piccolo e indifeso che ora è diventato un uomo. L’uomo che ha incontrato l’amore, che vive con l’amore, che coltiva l’amore prezioso delle due creature che hai generato: ecco, la tua grande ricompensa. Il presente merita altro, accoglilo con serenità, lascia che la verità venga a te: sei una bella persona. Caro Emilio, penso che rileggerò più volte il tuo libro. Ti abbraccio affettuosamente.
28 febbraio 2022 – Giuseppina – Brescia
Carissimo Emilio. È Pepita che ti scrive per dirti grazie per il tuo libro che ho trovato bellissimo già dall’indice, bellissimi i titoli dei vari capitoli e posso dirti solo che in alcuni di essi mi sono ritrovata a riflettere sulla mia vita cambiata e a doverla ricostruire. Grazie sei un grande amico e bravo scrittore complimenti poi mi piacerebbe leggere il giovane Emilio e i papaveri viola. Un grande abbraccio di cuore. È stato bello lavorare con te
20 febbraio 2022 – Pino – Catanzaro
Ciao Emilio, non sono abituato a leggere con attenzione libri che non appartengono ai miei hobby ma devo dire che ho sentito il bisogno di accarezzare ogni pagina del tuo “io” che per molti aspetti rappresenta il mio essere. La definizione della libertà come patrimonio individuale da coltivare e la verità nella sua espressione reale e allo stesso tempo astratta, racchiusa in ogni nostra coscienza rappresentano concetti di alto valore morale e spirituale. Grazie Emilio, complimenti e un caro abbraccio. P.S. Complimenti anche da parte di mia moglie.
17 febbraio 2022
Ti dirò che sono già arrivata a metà dell’intero libro e l’ho trovato davvero interessante… In alcuni passaggi mi ci riconosco, è bellissimo per come affronti il concetto della libertà. In ogni caso presto finirò di leggerlo ed eventualmente ti farò sapere.
6 febbraio 2022 – Antonio – Cropani (CZ)
Sei stato magnifico a raccontare cose non semplici. Ho letto con attenzione. Ci insegna qualcosa
5 febbraio 2022 – Franco – Zagarise (CZ)
Libro bellissimo. Fa capire tante cose. Viva l’onestà!
4 febbraio 2022 – Lina – Belcastro (CZ)
Non ho parole a descrivere quello che ho provato nel leggerlo. Hai sempre avuto la mia stima ma ora più che mai confermo la bella persona che sei. Complimenti
2 febbraio 2022 – Daniele – Catanzaro
Un libro meraviglioso e sensazionale dove tu racconti la storia della tua vita intrecciandola alla filosofia ed una seconda parte altrettanto filosofica ricca di contenuti e di significati. Un libro che merita grande riflessione, è molto scorrevole, ti faccio i miei più sinceri complimenti e ti auguro grande successo.
10 gennaio 2022 – Ines
Bisognerebbe ogni giorno fermarsi e regalarsi qualcosa. Non potevo farmi miglior regalo per questo Natale: “Un dito di io” di Emilio Grimaldi. Grazie di avermi permesso di attraversare il tuo vissuto a tratti doloroso però mitigato dalla tua piacevole scrittura. C’è un mondo dentro quell'”io” e tu l’hai toccato. Complimenti e spero di incontrarti presto!
8 gennaio 2022 – Pina – Acri (CS)
Volevo ringraziarti per il viaggio che mi hai offerto nei meandri del tuo essere. E si sa ogni viaggio offre al lettore la possibilità di scoprire così tanti luoghi reconditi e inesplorati nel proprio di essere. Il tuo è un percorso lucido e giunto a maturazione, tangibile è la sofferenza, ma leggera ed evanescente emerge la speranza che trapela in ogni pagina.
6 gennaio 2022 – Tiziana – Acri (CS)
Ho letto il libro tutto d’un fiato. Complimenti e grazie per aver messo a nudo la tua esperienza di un’identità che ha trovato la libertà nel raccontarsi. Hai usato la scrittura in modo terapeutico, che porta il lettore a riflettere su se stesso. Definirei il tuo lavoro come un libro di ‘filosofia del nulla ovvero filosofia della verità. Buona vita!
1 gennaio 2022 – Lucia – Sellia Marina (CZ)
Bello, bello ed incalzante… Detto da me che non vado per niente d’accordo con la filosofia, anzi sono sempre molto scientifica e ben piantata a terra. Divorato in un pomeriggio in tempi in cui altro da leggere o studiare non si é appropriato di me e per saperne un po’ di più di Emilio.
31 dicembre 2021 – Marco – Catanzaro
Sono arrivato poco fa all’ultima pagina del tuo libro. Ti ringrazio per questa condivisione così intima. In alcuni passaggi l’ho trovata leggera come soffioni pronti a disperdersi nel vento, in altri pungente e dissacrante nei termini di una sana presa di coscienza. È il concetto stesso di verità che, nelle tue parole, si disvela in questa ambivalenza di dolore e libertà insieme. Sono pagine che stimolano il cambio di rotta, il restare nudi e il riappropriarsi di un Io che va al di là delle etichette.
Il passato diventa una strada da santificare, non più un fardello. La verità è tutto, la verità è niente, quello che conta è oltre il muro. Grazie per avercelo ricordato! Un abbraccio e ad maiora.
29 dicembre 2021 – da Rosa – Sellia Marina
Ho finito il libro. Ho apprezzato la dignità, il coraggio e anche l’umiltà con cui hai raccontato del tuo “demone”. Consapevolezza e intelligenza, solo così si può invertire la rotta. Hai saputo trasformare il tuo dolore in una risorsa, una svolta per te e per noi che ti abbiamo conosciuto. Tutto appare più chiaro. grazie e auguri per i sogni e le speranze che ti porti dentro.
22 dicembre 2021 – Bruno – Sellia marina (CZ)
Qualche giorno fa ho terminato di leggere il tuo libro e sono qui per darti le mie opinioni.
Prima di tutto voglio complimentarmi con te per la fluidità con cui hai scritto uno spaccato della tua vita. Inoltre mi complimento con te per il grande coraggio avuto e dimostrato per mettere a nudo il tuo animo ed i tuoi tormenti. Ho apprezzato molto la tua sincerità che fa di te una persona degna del massimo rispetto. Avevo apprezzato le tue doti di giornalista a favore dei deboli, ma ora comprendo meglio il tuo impegno e ti esorto ad andare avanti a difendere i più deboli e gli ultimi della nostra società. Complimenti ancora e ti abbraccio affettuosamente.
18 dicembre 2021 – Salvatore – Magisano (CZ)
Da poco ho comprato questo libro “un dito di Io” di Emilio Grimaldi della casa editrice – Officine editoriali da Cleto – Conosco Emilio come giornalista sempre dalla parte dei più deboli. Fermo nello scrivere senza paura alcuna di “pestare” i piede a qualcuno che “conta”. Lo stimo per questo. Sapevo, sempre attraverso i suoi scritti, di alcune vicende personali ma non conoscevo a fondo Emilio. Incuriosito anche dalla copertina che ritrae un antico campanile “a vela” di Belcastro (esattamente della cappella dedicata a San Tommaso d’Acquino) ho deciso di prenderlo e leggerlo. Devo dire che ho fatto fatica a completarne la lettura perché è un libro forte per persone sensibili. Ma Emilio ha deciso di mettere a nudo la sua vita, le sue paure, le sue lotte , le sue decisioni il suo demone come dice spesso lui. “Un dito di io” in fondo è un dito di tutti noi. Chiunque può essere aiutato ad “interpretare” se stesso dopo aver letto il suo scritto. Ma alla fine c’è l’inno alla vita sulla morte c’è la fiducia nel futuro percorrendo solo e soltanto la verità . Cosa dire ad Emilio a cui vanno i miei complimenti ? Cito una piccola frase che il suo professore di tesi all’Università di Roma gli disse vedendolo che dopo la laurea vendeva i giornali in un parco notando il suo imbarazzo … “lei ha la ricchezza dello spirito dentro. Può fare qualsiasi cosa.” Ecco Emilio fai quello che senti ci sarà sempre il tuo spirito dentro … e un po’ anche il nostro.
23 novembre 2021 – Giuseppe – Sellia Marina
Un libro in cui l’autore descrive la sua evoluzione spirituale e il disagio verso la società volta sempre più al consumismo e all’edonismo e come tale lascia poco spazio ai liberi pensatori, i quali trovano rifugio e pienezza di sé nella più bella cellula sociale: la famiglia
“L’identità è il ritorno verso le proprie radici, la propria terra. Verso sé stessi. L’identità si ha quando finisce il tempo di ricevere e inizia il tempo del dare”. La tua Penna è una penna capace di accogliere, di condividere e di donare. E questo libro, caro Emilio, è proprio un dono. Pagine che mi hanno catturata e trasportata completamente. Come sempre … non deludi mai!