Era una vecchia Polaroid dai colori virati al seppia e i bordi ingialliti. L’uomo aprì il cassetto, casualmente la vide e il suo viso mutò espressione aprendosi in un sorriso malinconico. Aveva dimenticato l’esistenza di quella fotografia. La prese lentamente con uno strano pudore e la tenne tra le dita a lungo, poi l’avvicinò al naso a occhi chiusi, aspirandone l’odore. Gli venne istintivo il pensiero che ce ne sarebbero state delle altre, sul fondo. Qualche minuto dopo, il vecchio tavolo della cucina era ricoperto di vecchie Polaroid.
Le guardò una per una e gli parve di veder scorrere davanti a sé le immagini di un film che parlava di ricordi e capì che ogni scatto era un racconto.
Polaroid è una raccolta eterogenea che riporta alla mente frammenti di memoria resi ingialliti dal tempo, ma di cui possiamo avvertire il sapore perché hanno la potenza seduttiva della nostalgia.
A volte sono piccole storie di anime che, per uno strano gioco del destino, finiscono per riconoscersi e condividere delle sensazioni.
Un racconto muta la sua forma nel momento stesso in cui lo si scrive; diventa un ricordo che ci assale senza avvertirci e che ci costringe a tornare indietro nel tempo, in momenti vissuti e solo all’apparenza dimenticati. Proprio come una vecchia foto che giace in un cassetto.
Giulio Riga, nasce a Roma, un sabato di novembre del 1975. Scorpione, mancino e calabrese per metà, vive da moltissimi anni a Rende (CS), dove attualmente svolge la professione di Agente di Commercio nel settore Wine & Spirits. Negli anni ha scritto diversi lavori su commissione, ma soltanto di recente termina i suoi scritti apponendo in calce la propria firma.
Polaroid è la sua prima raccolta di racconti.
Collana: Raccontami
pubblicato a novembre 2024
pagine 162 – € 16,00
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