Autore del volume dal titolo Nella terra dei tramonti.
Sono nato in un paese, Sambiase, che oggi non esiste più da quando è andato a costituire con Nicastro e Sant’Eufemia un’unica grande città: Lamezia Terme. Così prende avvio, con un filo di malinconia, questo mio romanzo dal titolo Nella Terra dei tramonti.
In questo estremo lembo di terra dai tratti pianeggianti, baciata dal sole e lambita da un mare limpido e azzurro, un tempo abitata dagli dèi, da sirene incantate, da fate, da eroi, da uomini di scienza e di cultura, ho trascorso gran parte della mia esistenza tra i profumi di qui, l’affetto della famiglia, la gratitudine degli amici; qui ho iniziato i miei studi, ho coltivato l’amore per il sapere e la passione per il calcio.
Due sono stati i momenti più belli della mia esistenza: il 23 febbraio 1973, quando ho conseguito la Laurea in Lettere classiche presso l’università di Messina a soli 23 anni, che mi ha dato la possibilità di intraprendere fin da subito la carriera di insegnante e il 28 ottobre 1979, il giorno del mio matrimonio, quando ho avuto la fortuna di sposare una ragazza straordinaria che mi è stata sempre vicina e di valido aiuto nel costruire e mandare avanti una famiglia, subito allietata dall’arrivo di tre figli meravigliosi: Stefano, Ortenzio e Maria.
Per la famiglia ho sacrificato il raggiungimento di traguardi importanti nella mia carriera professionale, ma sono contento così. Ho svolto la mia professione di docente, trascorsa nei vari Istituti del lametino, culminata con l’insegnamento di Latino e Greco presso il Liceo F. Fiorentino di Lamezia Terme, con grande passione per essere di sostegno nella crescita degli alunni, ai quali dai tanto, ma ricevi anche molto.
Il mio hobby preferito è il calcio, una passione coltivata fin da piccolo forse perché rappresenta la vita nella sua essenza più sublime, che smuove gli animi, sentimenti arditi, spesso contrastanti, in grado di dare visibilità, valore, forza, a tanti giovani, altrimenti sconosciuti e che ti obbliga a inseguire uno scopo: la vittoria.
Il calcio mi ha aiutato, insieme allo studio, a crescere, mi ha inculcato quei valori che mi sono stati di guida lungo il cammino della vita: il valore della solidarietà, del gruppo, dell’amicizia, della sfida aperta e leale con gli altri, il rispetto verso gli avversari, la gioia o il dolore di una vittoria o una sconfitta. L’amore verso la squadra del cuore, che è il Sambiase, mi ha spinto ad abbracciare per più di quaranta anni, oltre a quella di docente, la professione di giornalista sportivo presso la Gazzetta del Sud e a iscrivermi all’Ordine dei giornalisti pubblicisti. Sono stato direttore responsabile di alcune testate giornalistiche, come Area 51, Gioventù protagonista, Radio Enne; ho scritto saggi di Storia romana, su autori latini e greci.
Oggi sono un tranquillo pensionato che ha poco o nulla da chiedere al futuro, mi piace volgere talvolta lo sguardo al passato per alimentare la memoria che è spesso compagna della solitudine, ma senza rimpianti e senza rinunciare al presente.
Questa mia opera, che mi è costata tanta fatica, è nata con l’idea di rendere omaggio alla bellezza della nostra terra di Calabria e per dare una viva testimonianza di quello che siamo e di quelli che siamo stati, di quello che abbiamo sognato e la realtà attuale, dei sacrifici compiuti dai nostri antenati e le ansie e le sofferenze di oggi. Così, tra passato e presente si muove la trama di questo mio romanzo, che vuole essere da stimolo, di insegnamento ai giovani per costruire il proprio futuro.